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Non potete nemmeno immaginare l'emozione e l'ammirazione che ho da sempre provato nel vedere queste foto. 

L'ammirazione è doppia perché mi ricoprdo che le macchine fotografiche di una volta necessarie per impressionare le lastre erano delle voluminosissime e pesanti apparecchiature... 

Paragonando i sacrifici che facciamo oggi noi fotografi con quello che poteva comportare portarsi dietro l'attrezzatura nei primi decenni del 1900 ragionavo fra me e me che un conto era fare una foto in Piazza ( a due passi dallo studio fotografico) e tutta altra cosa portarsi l'attrezzatura al Ponte Chiappazza... Incredibile

NELLA FOTO ACCANTO un momento fotografato durante la costruzione del Ponte a chiappazza

A puro titolo di esempio vi propongo solo alcune foto per capire di che patrimonio si tratta...  Credo che se ben valorizzate sarebbero  l' invidia da tutti gli altri paesi che nopn hanno avuto la stessa fortuna di Montalbano Elicona.

Coinvolto totalmente da questa passione cominciai a custodire e catalogare questi veri patrimoni storico-artistici che passavano di mano in mano alle più disparate persone conuna superficialità impressionante senza che nessun attento Amministratore pubblico se ne prendesse cura.

Fra l'altro non ho sai ccapito se in perfetta malafede o per una strana confusione la stessa foto risultava essere di proprietà di pià fotografi...  Andando a volte a toccare il ridicolo perché perfettamente fuori da ogni logica "cronologica".

Per esempio la foto in basso (gIà stampata COME CARTOLINA da Salvatore Floresta e spedita con tanto di timbro postale il 30 Dicembre  1928 risultava essere la foto "emblema" di un altro noto e popolare fotografo )  

Tale confusione e le altre difficoltà non ostacolarono per niente la mia ricerca e così, con la preziosa collaborazione di persone sensibili quali Flavio Colonnna, mio padrino Nino Privitera, il Prof, Tano Pantano, e (a dire il vero) quasi tutto il paese intero riuscì nell'intento. Intento incoronato poi  con la mostra realizzata nel Castello di Federico II in Agosto 1994  (per saperne di più vai nell'apposita pagina) 

Riterrei comunque a dir poco doveroso da parte dell'AMMINISTRAZIONE COMUNALE custodire e mettere a disposizione di tutti i montalbanesi e di tutti gli amanti della foto, una struttura (intitolata a qualunque personaggio (sia esso un fotografo, un dottore o un semplice cittadino) dare a questa Mostra fotografica qualunque titolo o denominazioe ma che permettesse a tutti i fotografi di poter apportare il personale contributo e le preziose opere che nel corso dei decenni sono state realizzate con sacrifici, con mezzi propri e senza l'ausilio di un benché minimo contributo.

  

Qui io e mio figlio Emanuele, con una attenzione particolare, stiamo passando allo scanner ad altissima risoluzione tutte le lastre affinché (convertiti in formato digitale) possano  sfuggire all'inevitabile deterioramento del tempo e di eventuale umidità 

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